Il tweet del giorno

Post più popolari

29 aprile 2013

CORSO DI FORMAZIONE CR 2007


Nel confermare che il Corso di formazione per i vincitori della procedura concorsuale a 338 posti di Capo Reparto, decorrenza 1.1.2007, avrà inizio il prossimo 13 maggio, si invia la circolare contenente il programma del Corso medesimo pervenuta dalla competente Direzione Centrale per la Formazione.


Ufficio I: Gabinetto del Capo Dipartimento
Garanzia dei Diritti Sindacali

CR 2007 CIRCOLARE


Fonte: USB VVF

23 aprile 2013

Relazione incontro Ministro dell'Interno. Risposte immediate o mobilitazione della categoria.


"Il nostro obiettivo, segnalato nella riunione era quello di poter dare un segnale, seppure
provvisorio e non esaustivo, ma comunque immediato e verificabile da parte nostra.
In tal senso ci è sembrato utile impegnare il Ministro affinché si possano realizzare in
tempi rapidi (due settimane) alcune decisioni di questa natura:
- liquidazione competenze contrattuali (contratto 2009), rimasto ancora bloccato per le
note vicissitudini, da noi sollecitato anche attraverso ipotesi di ricorsi giurisdizionali e con
un pagamento anche in forma iniziale di acconti;
- velocizzazione delle procedure concorsuali, attraverso specifica indicazione e
sollecitazione agli uffici ed alle strutture impegnate per tale scopo, con informativa
relativa nei confronti delle OO.SS. e di tutto il personale;
- avvio di un confronto, anche attraverso specifica calendarizzazione di incontri, per
esaminare la questione degli organici, considerati i tagli del turn over recentemente
adottati e per una pianificazione che dia risposte all’organico ed ai soggetti in attesa di
assunzione (stabilizzandi ed idonei);
- avvio di specifico confronto, anche attraverso tavoli sindacali, per la discussione di una
riorganizzazione del Corpo, del soccorso e per le ricadute professionali, organiche e
formative di tutto il corpo nazionale vvf, ivi comprese le tematiche sulla Dirigenza;
- sul tema delle assunzioni abbiamo proposto nuovamente l’utilizzo dei fondi utilizzati
per il richiamo dei discontinui per assumere definitivamente un cospicuo numero dalla
graduatoria della stabilizzazione, rivendicando la specificità del Corpo Nazionale
rispetto alle altre componenti dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico;
- infine, per quanto concerne le modifiche normative discusse nel Comitato
recentemente costituito abbiamo evidenziato la necessità di definire in seno al Corpo
Nazionale talune competenze fondamentali quali il servizio di elisoccorso e la ricerca di
persone scomparse."
(continua a leggere)

Fonte: FP CGIL VVF

Convenzione Ente Rete Ferroviaria Italiana.


Di seguito, in allegato, pubblichiamo la Circolare dell'Ufficio Sanitario concernente le note esplicative sulla Convenzione quadro con l'Ente Rete Ferroviaria Italiana.
La convenzione è entrata in vigore con decorrenza 1° gennaio 2013 e la stessa ha validità dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 ed è rinnovabile tacitamente di un altro anno, fino al 31 dicembre 2014, salvo disdetta di una delle parti.

Scarica l'allegato

Fonte: FP CGIL VVF

17 aprile 2013

SITUAZIONE CORPO DRAMMATICA A CAUSA TAGLI


VIGILI DEL FUOCO: BRIZZI (CONAPO), SITUAZIONE CORPO DRAMMATICA A CAUSA TAGLI

Roma, 16 aprile 2013 – “Non passa giorno che non incontro un dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che non mi rappresenti la drammatica situazione dell’indebitamento verso i privati e l’impossibilità a gestire adeguati piani di formazione del personale necessari ai fini della piena efficienza operativa, ma anche della sicurezza del personale. Situazione che era già esistente prima del governo Monti e che ora si è ulteriormente aggravata”. Ad affermarlo è Antonio Brizzi, il segretario generale del CONAPO, uno dei sindacati rappresentativi dei vigili del fuoco. “Esiste da tempo un muro di dovuta omertà istituzionale per il quale i nostri dirigenti non possono esternare queste difficoltà, ma ora – spiega Brizzi – ho il sentore che la misura è colma, penso che se potessero parlare, non solo i dirigenti periferici, ma anche i vertici del Corpo, non potrebbero che confermare queste enormi difficoltà gestionali, tagli e mancanza di risorse che peraltro sono inconciliabili con le annunciate volontà di pagamenti veloci ai privati da parte dello stato”. “Ai tagli di bilancio e spending review, dobbiamo poi aggiungere la drastica riduzione delle assunzioni che ha dato la mazzata finale alla funzionalità del Corpo, nonostante il ministro Cancellieri – dice il CONAPO – tende a minimizzare la portata dei tagli”. “Sebbene sia sottaciuto dai media – spiegano i rappresentanti dei vigili del fuoco – riteniamo che questo sia un problema grave e con serie ricadute sulla sicurezza dei cittadini, e torniamo a chiedere ai leaders politici, come anche all’attuale governo Monti sino a che rimane in carica, di mettere in agenda uno specifico provvedimento legislativo destinato a sbloccare le assunzioni e le possibilità di formare ed addestrare adeguatamente il personale, oltre ad uno specifico fondo per finanziare le spese durante le emergenze, visto che i vigili del fuoco oggi intervengono nelle calamità senza avere nemmeno i soldi per il gasolio. E nel frattempo auguriamoci che non avvengano altre calamità .... ”. “ Un provvedimento legislativo di specificità che potrebbe riguardare i vigili del fuoco, ma anche le forze di polizia, le quali – chiarisce Brizzi - come ci hanno spiegato i sindacati SAP (polizia), SAPPE (polizia penitenziaria) e SAPAF (corpo forestale dello stato), soffrono dei medesimi gravi problemi, non a caso, insieme a questi sindacati abbiamo sempre chiesto di differenziare i nostri corpi dal resto del pubblico impiego”. “Sblocco delle assunzioni, pieno riconoscimento della specificità lavorativa finalizzata a garantire la prioritaria sicurezza dei cittadini ed equiparazione retributiva e pensionistica dei vigili del fuoco rispetto alle forze di polizia, sono infatti tra le principali rivendicazioni che caratterizzano il nostro sindacato e che sottoporremo al ministro Cancellieri durante l'incontro previsto per il 17 aprile ”, evidenzia il CONAPO.

Fonte: ITALIA-NEWS


12 aprile 2013

Personale volontario - chiarimenti modalità operative.

Scarica l'allegato



I Vigili del fuoco in guerra contro la Cancellieri e i prefetti


Dalle parti del ministero dell’interno hanno provato in tutti i modi a tenere la questione sottotraccia. Alla fine, però, il bubbone è esploso. La conclusione è che tra i Vigili del fuoco e il ministro Anna Maria Cancellieri è in atto una guerra senza esclusione di colpi. Pietra dello scandalo un decreto con cui, sul finire dell’anno scorso, il Viminale avrebbe tentato di aumentare la presa dei prefetti sul Corpo, a scapito dei dirigenti interni. Un’operazione che, vista la tradizionale antipatia con cui Vigili del fuoco e prefetti si guardano, si è trasformata nella classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da qui un corollario di lettere e comunicazioni che hanno portato il caso all’attenzione del capo dello stato, Giorgio Napolitano. E hanno spinto il Corpo ad avanzare una richiesta choc, almeno per il ministero dell’interno: liberare una volta per tutte i Vigili del fuoco, con i loro 31.600 uomini, dalla dipendenza prefettizia. Carte alla mano, La Notizia è in grado di documentare la fasi di uno scontro che si tradurrà in una patata bollente nelle mani del prossimo ministro e del futuro governo.

La morsa dei prefetti
Il punctum dolens, per i Vigili del fuoco, è l’inquadramento. E’ una legge del 2006 ad aver stabilito che “il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è una struttura dello stato incardinata nel ministero dell’interno”. Il tutto per il tramite di un apposito dipartimento, naturalmente guidato da un prefetto che oggi risponde al nome di Francesco Paolo Tronca. Insomma, per un Corpo di non prefetti non è mai stato facile accettare la presenza di funzionari che peraltro hanno la stessa estrazione della Cancellieri. La situazione, però, precipita letteralmente quando il 22 ottobre del 2012 un decreto del Viminale prova a condurre in porto una revisione dei posti di funzione proprio nel dipartimento. Per le sigle sindacali si tratta di un blitz che vorrebbe mettere il dipartimento direttamente in mano ai prefetti, relegando ai margini i dirigenti interni. Il 21 febbraio del 2013 parte una prima lettera alla Cancellieri, al sottosegretario Giovanni Ferrara e al prefetto Tronca firmata dalla Cgil Funzione Pubblica e dalla Cisl Federazione nazionale sicurezza. Nella missiva si punta l’indice sul decreto, “in quanto i posti precedentemente assegnati a dirigenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco risultano sostituiti o soppressi a favore di una nuova organizzazione, quasi interamente gestita da personale della carriera prefettizia”. Lo stesso giorno Cgil e Cisl, questa volta in compagnia di Uil-Pa, Dirstat e altre sigle come Alte Professionalità VVF e Sindir VVF, scrivono nientemeno che al presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, e al presidente del consiglio Mario Monti. E qui i toni si fanno anche più duri: “Dall’analisi del decreto in questione emerge un’eclatante opera di predisposizione di un vero e proprio falso dichiarato nel testo della premessa del decreto stesso”. Il riferimento è al passaggio in cui il provvedimento del Viminale parla della necessità di provvedere “a una completa revisione dei posti funzione riservati ai dirigenti della carriera prefettizia”. Secondo la lettera “tale affermazione è falsa, in quanto nel testo del decreto i posti precedentemente assegnati a dirigenti del Corpo dei Vigili del fuoco risultano sostituiti o soppressi a favore di una nuova organizzazione interamanete gestita da prefettizi”. Quest’ultima è la frase chiave, riportata fedelmente in tutti i successivi atti d’accusa.

Situazione incandescente
L’8 marzo 2013, con una lettera inviata a Monti e alla Cancellieri, le sigle proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti e dei direttivi dei Vigili del fuoco. L’obiettivo è secco: far ritirare il decreto. Il successivo 14 marzo viene inviata al ministro-prefetto una lettera in cui 173 dirigenti accusano il decreto di consentire a prefetti e viceprefetti indebite interferenze nella gestione del Corpo. Il 26 marzo i sindacati riescono a combinare un incontro con il sottosegretario Ferrara e il prefetto Tronca, attuale capo del dipartimento. Quest’ultimo fa mettere a verbale che il decreto ha solo l’intenzione di razionalizzare la presenza dei prefetti all’interno del Dipartimento. Ma si dice comunque disposto a valutare una sua revisione. In tal senso viene costituito un Comitato per fare proposte, che però per i Vigili del fuoco è solo un modo per prendere tempo. La morale è che il decreto c’è ancora, ma di fatto è congelato. Proprio in chiusura di mandato, però, una bella grana è scoppiata in casa della Cancellieri e di chi ne erediterà le funzioni. I Vigili del fuoco vanno avanti. Vogliono autonomia sul modello delle Fiamme Gialle o del Corpo forestale dello stato.

Fonte: lanotiziagiornale

8 aprile 2013

Richiesta di riorganizzazione del Dipartimento centrale e destinazione dei risparmi di spesa per l’assunzione di personale a tempo indeterminato.


"La legge 24 dicembre 2012, n. 228 prevede la possibilità di rimodulazione e riprogrammazione dei programmi di spesa destinando le risorse così individuate e rese disponibili  all’assunzione di personale a tempo indeterminato."
(continua a leggere)

Fonte: UIL VVF


APPROFONDIMENTO:

Legge 24 dicembre 2012, n. 228 comma 89, 90, 91

89. Ferme restando le misure di contenimento della spesa gia'
previste dalla legislazione vigente, al fine di incrementare
l'efficienza nell'impiego delle risorse tenendo conto della
specificita' e delle peculiari esigenze del comparto sicurezza-difesa
e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Ministri dell'interno,
della difesa, dell'economia e delle finanze, della giustizia e delle
politiche agricole alimentari e forestali, sulla base delle
metodologie per la quantificazione dei relativi fabbisogni
individuate dal Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, procedono alla
rimodulazione e alla riprogrammazione delle dotazioni dei programmi
di spesa delle rispettive amministrazioni, con particolare
riferimento alle spese di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b),
della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

 90. Assicurando il rispetto dei saldi strutturali di finanza
pubblica, le risorse disponibili individuate sulla base delle
attivita' di cui al comma 89 sono iscritte in un apposito fondo
istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze,
articolato in piani di gestione riferiti alle singole amministrazioni
interessate, al fine di procedere ad assunzioni a tempo
indeterminato. Per le finalita' di cui al comma 89, le stesse
amministrazioni possono inoltre procedere ad assunzioni di personale
nel limite di un contingente complessivo di personale corrispondente
a una spesa annua lorda pari a 70 milioni di euro per l'anno 2013 e a
120 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014. A tale fine e'
istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero
dell'economia e delle finanze con una dotazione pari a 70 milioni di
euro per l'anno 2013 e a 120 milioni di euro a decorrere dall'anno
2014.

 91. Le assunzioni di cui al comma 90 sono autorizzate, anche in
deroga alle percentuali del turn over di cui all'articolo 66, comma
9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive
modificazioni, che possono essere incrementate fino al 50 per cento
per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e fino al 70 per cento per l'anno
2015, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro
per la pubblica amministrazione e la semplificazione, nonche' del
Ministro responsabile dell'amministrazione che intende procedere alle
assunzioni.

Raggiunti i 1000 fan su Facebook



Scuole Centrali Antincendi, al via il 72° corso Allievi Vigili del Fuoco


Questa mattina, 8 aprile,  ha avuto inizio  il 72° Corso per Allievi Vigili del Fuoco presso le Scuole Centrali Antincendi di Roma Capannelle.

I 174 allievi, sono stati accolti dal Direttore Centrale per la Formazione Ing. Gregorio Agresta e dal Comandante delle S.C.A. Ing. Alessandro Paola  - oltre che dei Funzionari e degli Istruttori -appena conclusa la procedura di immatricolazione.

Il Corso avrà durata di sei mesi di cui uno di applicazione pratica che si svolgerà presso la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti.

Al termine i nuovi vigili del fuoco saranno assegnati ai Comandi Provinciali per l’espletamento del servizio operativo.

Fonte: VIGILFUOCO

7 aprile 2013

Vigili del fuoco ancora senza autoscala


Dal 2 aprile, la caserma dei vigili del fuoco di Reggio è senza autoscala. Tradotto significa che se scoppia un incendio, o si verifica un’altra emergenza che ne richieda l’utilizzo, su tutto il territorio provinciale bisognerà chiederla, in ausilio, dalle province vicine: Modena, Parma, Mantova.

Alla fine, nonostante il grido dall’allarme delle scorse settimane del comandante Ugo D’Anna, è accaduto ancora. E stavolta la situazione potrebbe andare avanti per molto.

Sì, perché se l’autoscala ufficiale del comando reggiano è ancora a Brescia in riparazione, l’attempata sostituta – con alle spalle una quarantina di anni di servizio – mandata da Bologna a tamponare l’emergenza si è definitivamente rotta.
E non potrà nemmeno essere riparata.

E stavolta, sia da Bologna che dalla capitale, sono arrivate solo risposte negative. «In regione ci hanno detto che non ci sono autoscale e anche al comandante che ha interpellato la Direzione per l’emergenza di Roma è stato risposto che su tutto il territorio nazionale non ci sono autoscale da mandarci» spiega Luca Incerti, rappresentante sindacale.

Risposte che non dovrebbero far venire i brividi solo ai cittadini – e alle istituzioni... – reggiane. Bensì, il “disagio” che si viene a creare è qualcosa che coinvolge direttamente modenesi, mantovani e parmensi. «E’ chiaro infatti – sottolinea – che se per un’emergenza chiediamo l’autoscala qui da noi, poi sarà il loro territorio a essere scoperto in quel momento».

In questi giorni, si sono già registrati eventi che hanno richiesto l’uso dell’autoscala. Come un incendio di tetto a Casalgrande, sul quale è stata fatta confluire l’autoscala di Modena. E un’apertura porta di emergenza. «Era al quarto piano – spiega il vigile del fuoco – senza autoscala abbiamo dovuti calarci dal quinto piano usando una scala con ganci. E’ chiaro che questo metodo è per noi più rischioso che utilizzare un’autoscala».

La situazione è grave. E i sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Conapo – tornano congiuntamente a denunciarla. «Segnaliamo ancora una volta questa assurda situazione e sollecitiamo l’attenzione delle autorità cittadine e della cittadinanza sulle conseguenze derivanti dalle politiche dei tagli alla spesa pubblica, in questo come in altri settori fondamentali della vita sociale, che negli ultimi anni sono stati reiterati in misura sempre crescente e indiscriminata» si legge in una nota comune.

Per riavere l’autoscala che è in riparazione servono ancora una ventina di giorni, a detta del riparatore bresciano che è stato ovviamente sollecitato a fare più in fretta possibile. Ma può una provincia – e l’intero territorio regionale – permettersi di rimanere per un tempo così lungo senza un mezzo tanto fondamentale per la sicurezza e l’incolumità di cittadini e vigili del fuoco?

Fonte: GAZZETTA DI REGGIO

6 aprile 2013

Il 6 aprile non sarà mai più un giorno come gli altri.


''Il 6 aprile non sarà mai più un giorno come tutti gli altri per gli Aquilani e per gli Abruzzesi”.
A dirlo è il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano. “In questo giorno, come quattro anni fa, si rinnova il dolore per le vittime; ci si interroga su quello che si sarebbe potuto fare per prevenire tanta distruzione; ci si chiede se i giovani, all’Aquila, hanno ancora un futuro, viste le speranze tradite a causa di una rinascita difficile e complicata – rileva ancora Pagano – Il 6 aprile è, comunque, il giorno del silenzio, del rispetto del dolore, in cui la politica militante deve fare un passo indietro e le Istituzioni collocarsi al fianco dei Cittadini, nella consapevolezza che, sopra tutto, in questo giorno non hanno diritto di cittadinanza protagonismi e recriminazioni.
Forte e convinta sostenitrice di questo atteggiamento rispettoso e appartato – conclude il Presidente - la massima Istituzione regionale ricorderà il drammatico evento del 2009 e le 309 vittime in apertura della seduta del Consiglio regionale del 9 aprile prossimo”.

Fonte: ABRUZZO 24 ORE

5 aprile 2013